Il Convento di Santa Vittoria

12/feb/2019
Giovanna Baldelli

In territorio di Fratte Rosa, nella provincia di Pesaro-Urbino, un piccolo gioiello noto ma che meriterebbe di essere maggiormente conosciuto.

 

Le origini, la storia del Convento

C’era una volta….. ma c’è ancora in territorio di Fratte Rosa, un luogo dove erge maestoso e un pò misterioso, il Convento di Santa Vittoria.

Situato su di un promontorio, visibile da chilometri di distanza, dalla sua posizione si scopre tutta la bellissima vallata del Fiume Metauro.
La fondazione del Convento è antichissima, risale infatti al 1216 da parte dei Frati minori, l’ordine creato da San Francesco d’Assisi. Si ritiene che fu proprio il Santo a fondarlo, nel corso di uno dei suoi tanti, solitari pellegrinaggi. Si apprende però della esistenza di una antica Parrocchia, già dal 1030, facente parte del territorio di Sorbolongo.

Entrata del Convento

Entrata del Convento

L’attribuzione del nome di Santa Vittoria scaturì probabilmente da una leggenda che narrò la presenza di un serpente o dragone che infestava in questi luoghi che San Francesco sconfisse col semplice segno della croce. Il Santo volle sancire la vittoria, attribuendo il nome al Convento.

Nel corso dei secoli riscontriamo la presenza dei Padri Francescani Conventuali che svolsero un ruolo di ministero e di aiuto ai Parroci di Fratte Rosa e Torre San Marco. Essi si dedicarono anche una importante attività di servizio, accoglienza e ristoro ai tanti forestieri, pellegrini e viandanti che transitavano numerosi, lungo un percorso dedicato al pellegrinaggio, verso la Santa Casa di Loreto.

Convento di Santa Vittoria

Convento di Santa Vittoria

I secoli trascorsero, la vita del Convento rimase pressochè immutata e caratterizzata anche dal passaggio di illustri visitatori che furono qui accolti, da San Carlo Borromeo a San Giuseppe da Copertino. Nel corso del 1600 vi furono custodite anche le reliquie di alcuni Santi. Verso la fine del 1800, esso subì un lungo e inesorabile declino.

Molteplici le ragioni, il degrado della sua struttura ma soprattutto la presenza di bande di pericolosi briganti che funestarono in queste zone e che costrinsero, un po' alla volta, i Frati all’abbandono definitivo, presumibilmente nel 1870.

Il Convento visse molti decenni di degrado, abbandono ed isolamento, culminati con una furente rappresaglia da parte dei tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale, attratti dalla presenza di forze partigiane. Durante un bombardamento, il tetto del Convento fu incendiato e parzialmente distrutto.

E, ancora, furono decenni di degrado abbandono ed isolamento, fino agli anni ’80 quando l’Amministrazione Comunale di Fratte Rosa, decretò la rinascita del Convento con una ristrutturazione minuziosa e attenta alla sua conservazione.

 

La sua intramontabile bellezza

Nella sua “seconda vita”, riapparso tutto il fascino della sua imponente struttura, molteplici sono le attività attualmente svolte all’interno del Complesso Conventuale di Santa Vittoria; grazie alla sua particolare composizione architettonica, sono possibili usi diversificati degli spazi.

Un particolare artistico del Convento

Un particolare della struttura architettonica

Le celle dei frati sono attualmente confortevoli camere che ancora oggi possono ospitare i “viandanti”, alla ricerca di tranquillità o per godere la bellezza del paesaggio.
Il pittoresco chiostro interno, dominato da un pozzo, accoglie, in agosto, il "Santa Vittoria Festival", importante evento annuale dedicato ad un repertorio di musica classica che da più di dieci anni, ospita illustri musicisti, provenienti da tutta l’Europa.

La Chiesa accoglie il "Museo Demo-Antropologico della Terracotta di Fratte Rosa", con la esposizione di oggetti antichi, distinti in sezioni che ricordano il loro uso domestico.

Lo spazio dedicato alle Mostre d’Arte è caratterizzato da un percorso molto interessante che possiamo definire “DALLA TERRA AL FUOCO”, illustrante le fasi tipiche della lavorazione di oggetti in terracotta, così come ci tramanda la tradizione. Come ormai da molti secoli, la produzione della terracotta, continua a Fratte Rosa, nelle botteghe artigiane tutt’ora esistenti, custodi di un importante patrimonio legato all’artigianato del territorio.

Presso la struttura del Convento oggi si svolgono anche Convegni, Cerimonie e Matrimoni.

 

Interno del Convento

Cappella interna al Convento

 

La trasformazione del Convento di Santa Vittoria, dal 1200, continua e si rinnova, al passo coi tempi e alle nuove esigenze di modernità.

Il cortile del Convento

Il cortile del Convento

 

 

La parte storica di questo articolo è tratta dal Libro “Fratterosa”, dei Fratelli Giorgi, del 1974.
Foto di Costantini R.

Il Convento di Santa Vittoria è visitabile tutto l’anno su prenotazione.

Per info sugli eventi in programma e per visitare il Convento:
Pagina Facebook: Convento di Santa Vittoria

Sito web: www.conventosantavittoria.com
Pagina Facebook: Santa Vittoria Festival